La Bibbia

Sapienza 15

Sapienza

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Capitolo 16

1

 Allora Giovanni salì da Ghezer e riferì a Simone suo padre quanto faceva Cendebèo. 


2

 Simone chiamò i suoi due figli maggiori Giuda e Giovanni e disse loro: «Io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo combattuto le battaglie d'Israele dalla gioventù fino ad oggi e riuscì nelle nostre mani l'impresa di salvare Israele ripetutamente; 


3

 ora io sono vecchio e voi, per misericordia del Cielo, siete nell'età buona; prendete il posto mio e di mio fratello e fatevi avanti a combattere per il vostro popolo; l'aiuto del Cielo sia con voi». 


4

 Giovanni arruolò nella regione ventimila uomini esperti nelle armi e cavalieri; partirono contro Cendebèo e passarono la notte in Modin. 


5

 Alzatisi il mattino, proseguirono per la pianura ed ecco venire incontro a loro un esercito ingente, fanti e cavalleria; ma un torrente li separava. 


6

 Giovanni con la sua gente pose il campo di fronte. Vedendo che il grosso esitava ad attraversare il torrente, passò per primo. Lo videro i suoi uomini e passarono dopo di lui. 


7

 Egli divise la moltitudine e pose i cavalieri in mezzo ai fanti, perché la cavalleria degli avversari era molto numerosa. 


8

 Poi diedero fiato alle trombe: Cendebèo e il suo schieramento furono respinti; molti della loro parte caddero colpiti a morte e i superstiti si rifugiarono nella fortezza. 


9

 Fu ferito allora anche Giuda, fratello di Giovanni. Giovanni invece li inseguì, finché giunse a Cedron che Cendebèo aveva ricostruito. 


10

 I nemici fuggirono nelle torri esistenti nelle campagne di Asdòd, ma egli vi appiccò il fuoco. Restarono sul campo circa duemila nemici. Poi Giovanni ritornò in Giudea senza molestie. 


11

 Tolomeo, figlio di Abùbo, era stato costituito stratega della pianura di Gerico. Egli possedeva molto argento e oro, 


12

 poiché era il genero del sommo sacerdote. 


13

 Il suo cuore si inorgoglì e si propose di impadronirsi del paese e covava perfidi disegni contro Simone e i suoi figli per eliminarli. 


14

 Simone era in visita alle città della regione e si interessava delle loro necessità. Venne allora in Gerico insieme con Mattatia e Giuda suoi figli, nell'anno centosettantasette, nell'undicesimo mese, cioè il mese di Sabat. 


15

 Il figlio di Abùbo, che covava il tradimento, li ricevette nella cittadella, chiamata Dok, che egli aveva costruita, e servì loro un gran banchetto, nascondendo ivi degli armati. 


16

 Quando Simone e i figli furono inebriati, Tolomeo e i suoi uomini si alzarono, impugnarono le armi, si scagliarono contro Simone nella sala del banchetto e trucidarono lui, i due figli e alcuni suoi servi. 


17

 Egli commise un'enorme perfidia e rese male per bene. 


18

 Tolomeo scrisse di questa cosa e spedì al re, perché gli inviasse milizie in aiuto e gli desse in consegna la loro regione e le città. 


19

 Inviò altri uomini a Ghezer per eliminare Giovanni e spedì lettere ai suoi comandanti, che venissero da lui, perché doveva loro argento e oro e doni; 


20

 altri uomini inviò ad occupare Gerusalemme e il monte del tempio. 


21

 Ma qualcuno corse avanti e informò Giovanni che suo padre e i suoi fratelli erano periti, aggiungendo: «Ha inviato uomini per uccidere anche te». 


22

 Udendo ciò, Giovanni rimase profondamente costernato; poi catturò gli uomini inviati per sopprimerlo e li mise a morte. Aveva infatti saputo che cercavano di ucciderlo. 


23

 Le altre azioni di Giovanni, le sue battaglie e gli atti di valore da lui compiuti, la ricostruzione delle mura da lui eseguita e le sue imprese, ecco stanno scritte negli annali del suo sommo sacerdozio, da quando divenne sommo sacerdote dopo la morte di suo padre. 


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